sabato 6 dicembre 2014
Storia della fotografia: Niepce
In classe il proff ci ha spiegato la storia della fotografia e tra i vari personaggi di cui ci ha parlato c'era anche Niepce. Era un francese che viveva in un piccolo villaggio di campagna, non è un uomo ricco ma viveva in una condizione adagiata che permetteva di lavorare con tranquillità.
In Francia prende prende la figura dell'inventore grazie anche al fatto che la Francia è abbastanza isolata e quindi gli inventori cercano un modo per fare soldi facili e molti fotografi sono spinti ad avvicinarsi al mondo della fotografia.
Mentre suo fratello era a Londra, Niepce riprese a lavorare sulla fotosensibilità dei sali d'argento e comunica al fratello, tramite una lettera che era riuscito a ultimare il lavoro che avevano cominciato insieme e che quello che aveva previsto il fratello era accaduto (ossia uno sfondo nero con immagine bianca). Niepce scoprì che il bitume di Giudea era sensibile alla luce e che reagiva indurendosi. Prende quindi una lastra di metallo o di vetro e la ricopre di bituma di Giudea esponendola alla luce. una volta esposta la lava in un solvente che lascia nude le parti dove è caduta poca luce. infine collocala lastra capovolta in un contenitore con dentro dello iodio lasciato evaporare ottenendo così un immagine corrispondente a quella visibile ad occhio nudo.
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