giovedì 27 novembre 2014

Il foro stenopeico

In classe abbiamo tenuto il terzo laboratorio di alfabetizzazione riguardante il foro stenopeico. Abbiamo preso una scatola di biscotti e all'interno l'abbiamo pitturata di nero praticando un foro su una parete. In camera oscura abbiamo inserito il foglio di carta fotosensibile, siamo poi usciti dalla scuola per fare una foto di classe con la scatola di biscotti. Dopo che ci siamo messi in posa tutti il professore ci ha detto di cercare di muoverci il meno possibile perché per 35 secondi circa avremmo tenuto la scatola di biscotti con il foro aperto. Il foro era della grandezza giusta in modo che l'immagine che entrava da quel foro fosse proiettata a grandezza giusta sul foglio di carta fotosensibile. Appena passato il tempo necessario perché l'immagine fosse impressa sul foglio abbiamo chiuso il foro cosi che non entrasse altra luce. Siamo andati in camera oscura per sviluppare la foto. All'inizio si presentava un immagine latente (cioè un'immagine che ce ma che non si vede ad occhio nudo) che dopo essere passata per le tre fasi (sviluppo arresto e fissaggio) è emersa. L'immagine si presentava in negativo perché le parti che nella realtà erano bianche sulla foto si vedevano nere e viceversa. Inoltre era capovolta e invertita. Per far si che l'immagine si vedesse dritta in tutti i sensi abbiamo preso un altro foglio di carta fotosensibile e lo abbiamo sovrapposto all'altro. Dopo essere stato esposto alla luce per il giusto tempo e essere passato per le 3 fasi la foto era finalmente completata.





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