sabato 15 novembre 2014

La camera oscura portatile

Sabato scorso abbiamo cominciato un laboratorio per creare una camera oscura portatile. Abbiamo diviso la classe in gruppi di lavoro e per ogni gruppo ci siamo messi d'accordo su chi dovesse potere una scatola di scarpe. La scatola è stata interamente pitturata di nero all'interno in modo che ci fosse meno luce possibile, ed è stato praticato un buco non troppo grosso, dalla parte chiusa in modo che da li potesse passare la luce.
Abbiamo creato una mascherina con della carta velina in modo che l'immagine che passava per il buco potesse essere riflessa su di essa. Infine abbiamo creato un diaframma di cartone con forma rotonda. Oggi il professore ci ha portato fuori dall'aula a gruppi e ci ha fatto vedere, servendosi di una lente di ingrandimento, che l'immagine che si crea sulla finestrella di carta velina all'interno della camera oscura portatile è rovesciata e speculare (cioè sotto sopra e con destra e sinistra invertite).
In poche parole nella camera oscura accade quello che succede anche dentro di noi e nella macchine fotografiche, soltanto che noi abbiamo il cervello mentre la camera oscura non ha nulla nulla quindi l'immagine resta invertita e non elaborata.






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